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Ecco cosa farà Trump nei primi 100 giorni se dovesse vincere.

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Se Donald Trump dovesse vincere le presidenziali americane, a credere alle sue stesse parole, si metterà a lavorare a passo di marcia fin dal primo giorno per cambiare il Paese nei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. Di recente ha parlato di “un primo giorno molto occupato”. “Il cambiamento comincerà già dal mio primo giorno”, ha insistito il candidato repubblicano. Il miliardario ha promesso di “restituire all’America la sua grandezza”, rilanciando l’economia e proteggendo gli americani. Il programma di questi 100 giorni che dovrebbero cambiare l’America lo ha illustrato nei dettagli il 22 ottobre a Gettysburg, in Pennsylvania, storico luogo della guerra di Secessione e di un celebre discorso del presidente Abraham Lincoln del 1863. Revoca delle restrizioni sulla produzione di energie fossili e rilancio del mega oleodotto Donald Trump vuole annunciare subito la sua “intenzione di rinegoziare” il Trattato di libero scambio nordamericano (Nafta), e il ritiro degli Usa del partenariato transpacifico (Tpp). Revocherà le restrizioni alla produzione di energie fossili, rilancerà il progetto dell’oleodotto Keystone XL al quale il presidente Barack Obama aveva messo il veto nel febbraio 2015 e annullerà i contributi di miliardi di dollari promessi alle Nazioni Unite per i programmi di lotta ai cambiamenti climatici. Il tycoon ha promesso di lanciare le espulsioni di “oltre 2 milioni di migranti criminali e a annullare i visti di Paesi stranieri che non li raccoglieranno”. Inoltre, ha detto che sospenderà “l’immigrazione dalle regioni inclini al terrorismo”, e attiverà dei “controlli estremi alle frontiere”. Via le riforme di Obama Tutte queste misure fanno parte di un “contratto”, secondo Trump, “rivoluzionario”, con gli elettori americani. Donald ha promesso anche di dichiarare immediatamente guerra a quella che descrive come la corruzione a Washington, limitando il numero dei mandati di deputati e senatori al Congresso, congelando le assunzioni dei funzionari federali e vietando per cinque anni ai dipendenti ed eletti di Casa Bianca e Congresso di diventare lobbysti. Trump vuole anche annullare tutti i decreti presidenziali che giudica anticostituzionali, firmati dal presidente Barack Obama. Nonostante le tensioni con il suo partito, che al momento ha la maggioranza alla Camera e al Senato, Trump promette anche di lavorare con il Congresso per introdurre e spingere all’adozione di un piano economico per la creazione di 25 milioni di posti di lavoro in dieci anni, tramite sostanziali tagli alle tasse per la classe media e le imprese. Con l’obiettivo di una crescita del 4% all’anno. Il muro col Messico Il muro alla frontiera messicana sarà finanziato, secondo Trump, e interamente rimborsato dal Messico. Una pena di prigione di minimo due anni sarà imposta a tutti i clandestini espulsi che ritornino negli Usa. Il repubblicano lavorerà anche all’abolizione in tempi più rapidi possibile della legge sull’assicurazione sanitaria denominata “Obamacare”. Nel suo programma figurano anche 1.000 miliardi di dollari di investimenti nelle infrastrutture in dieci anni grazie a partenariati pubblico-privati e investimenti privati incoraggiati da sgravi fiscali. Il suo discorso di Gettysburg si è fermato alle frontiere degli Stati Uniti. Nessun dettaglio di politica estera figura nel suo programma dei primi 100 giorni, anche se la sua intenzione di riallacciare il dialogo con la Russia di Vladimir Putin è stata tra i grandi temi della campagna elettorale, come pure il suo atteggiamento tiepido nei confronti della Nato, che considera obsoleta ed eccessivamente gravosa in termini di bilancio per gli Usa.

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