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Consiglio Generale UIL FPL – Roma 4-5-6 giugno 2013

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venerdì, Marzo 29, 2024

torluccioIQ. 10/06/2013 – Il Consiglio Generale UIL FPL, riunito a Roma nei giorni 4 – 5 – 6 giugno 2013, condivide e fa propria la relazione introduttiva e le conclusioni del Segretario Generale Giovanni Torluccio, come integrate dalle proposte e dai suggerimenti emersi nel corso del dibattito.

Dopo anni di continua delegittimazione del lavoro pubblico e di blocco della contrattazione collettiva, che ha di fatto falcidiato il potere d’acquisto dei salari, ci troviamo di nuovo di fronte ad un provvedimento di ulteriore blocco dei rinnovi contrattuali per gli anni 2013-2014.

Il Consiglio Generale ritiene inaccettabile continuare a penalizzare le lavoratici ed i lavoratori pubblici e condivide la necessità di procedere ad un’azione di rilancio della contrattazione nazionale ed integrativa con la presentazione delle piattaforme rivendicative per il comparto della Sanità e delle Autonomie Locali come segnale tangibile e concreto del rifiuto all’immobilismo, alla rassegnazione, ad una logica perversa che continua nel tentativo ostinato di privare di ruolo e dignità i dipendenti pubblici ed il sindacato che li rappresenta.

Il Consiglio Generale ribadisce che solo ponendo di nuovo al centro la contrattazione collettiva come strumento di regolazione dei conflitti, come elemento indispensabile per procedere nella direzione di riorganizzare la pubblica amministrazione abbattendo sprechi e sperperi, di rilanciare la qualità e quantità dei servizi da erogare ai cittadini, di incentivare la produttività ed il merito senza svilire la professionalità dei dipendenti pubblici si può realmente pensare di realizzare un vero cambiamento di rotta.

In tal senso, le proposte della UIL FPL, nel riaffermare il valore del lavoro come leva essenziale per riformare la pubblica amministrazione, partono dai punti basilari:

• del valore insostituibile del CCNL come elemento unificante che garantisce diritti economici e normativi omogenei ed esigibili su tutto il territorio nazionale

• del recupero e dell’incremento salariale

• della piena valorizzazione e integrazione delle nuove e maggiori competenze e responsabilità acquisite dagli operatori

• della definizione negoziale di un sistema di relazioni sindacali che, partendo dalle previsioni normative (da considerarsi come livello minimo), si articoli e si sviluppi verso maggiori spazi di confronto

• del rafforzamento della contrattazione decentrata che realizzi una maggiore qualità dei servizi attraverso il riconoscimento del valore del lavoro e della professionalità degli addetti, nell’ambito di un sistema fortemente connotato in senso meritocratico e supportato da un modello di valutazione permanente condiviso.

E’ su questi temi che si potrà misurare la responsabilità di chi deve essere garante dei servizi ai cittadini e delle condizioni dei propri dipendenti.

Il Consiglio nell’esprimere apprezzamento per la presentazione delle linee guida per la predisposizione delle piattaforme contrattuali, da mandato alla Direzione Nazionale per la costituzione e l’avvio dei lavori di due commissioni per la redazione e la presentazione delle piattaforme nei comparti della Sanità e delle Autonomie Locali.

Il Consiglio ritiene fondamentale continuare nell’attivazione di percorsi vertenziali, ponendo in essere tutte le iniziative sindacali opportune per tenere alto il livello di partecipazione e mobilitazione dei lavoratori e s’impegna a tutti i livelli dell’organizzazione a dare forte sostegno e contributo alla manifestazione del 22 giugno per rilanciare non solo il lavoro pubblico ma anche i provvedimenti necessari per uscire dalla recessione e riprendere la crescita. In particolare:

• ridurre le tasse per i lavoratori dipendenti e i pensionati;

• rilanciare politiche anticicliche per allentare i vincoli del Patto di stabilità;

• ridurre i costi della politica abbattendo gli sprechi ed i privilegi, recuperando così risorse da investire nella contrattazione e nel miglioramento della qualità dei servizi;

• ammodernare e semplificare la pubblica amministrazione non ricorrendo alla logica dei tagli lineari ma attraverso un nuovo assetto istituzionale del territorio ed una riorganizzazione condivisa, che coniughi efficienza ed efficacia con la valorizzazione delle professionalità;

• prorogare i contratti dei precari e definire una adeguata disciplina delle forme di lavoro flessibile;

• correggere e rivedere le iniquità della riforma previdenziale” Fornero”.

Il Consiglio Generale ribadisce, quindi, che nel futuro le nostre parole d’ordine dovranno essere MENO TASSE, MENO SPRECHI, PIU’ CONTRATTI e ritiene indispensabile evidenziare che, proprio alla luce di tale contesto di riferimento e della volontà di svolgere un ruolo da protagonista nel rilancio del sistema-paese, le scelte strategiche a livello di politica sindacale non possano essere disgiunte, in virtù dei gravosi compiti che ci attendono, dal necessario adeguamento organizzativo. Pertanto prende atto, anche sulla base di quanto deliberato nella III Conferenza d’Organizzazione UIL FPL di Loano, di come stiano procedendo positivamente gli accorpamenti.

Il Consiglio ritiene inoltre opportuno evidenziare i seguenti punti:

• In merito alle questioni legate al riassetto istituzionale del territorio che porterà al ridisegno delle circoscrizioni provinciali e al riordino complessivo della presenza dello Stato sul territorio è essenziale, se non si vuole creare una situazione di caos istituzionale, legata alla sovrapposizione di funzioni e senza una chiara definizione di chi fa che cosa, procedere costruendo un disegno di riallocazione delle funzioni amministrative nel loro complesso, con una visione chiara dell’assetto globale da realizzare, che veda il coinvolgimento diretto delle parti sociali e non l’utilizzo della logica delle riforme calate dall’alto.

• Nella sanità si deve mettere fine alla stagione dei tagli e riaffermare il diritto a curare e ad essere curati. L’obiettivo degli interventi correttivi non devono essere le prestazioni ed il costo del personale ma i divari esistenti tra aree diverse nella qualità e accessibilità dei servizi, il malgoverno ed il malcostume della politica, le incapacità gestionali, le scelte dettate dalle clientele invece che dall’appropriatezza e dalle necessità reali.

• Per quanto riguarda nello specifico la sanità privata è necessaria una responsabilizzazione delle regioni sulla gestione trasparente, efficace ed equa del sistema degli accreditamenti per evitare che gli effetti della crisi vengano pagati esclusivamente dai lavoratori.

• È indispensabile, inoltre, che la Confederazione, in considerazione anche della nostra aumentata rappresentatività nella sanità privata e nel terzo settore, (vedi Uneba ed Agidae) risolva una volta per tutte , il tema della titolarità della contrattazione in alcuni settori, anche in considerazione della tendenza ad applicare, nel settore della sanità privata e delle società in house a capitale pubblico, il contratto Uneba. La mancata rappresentanza in tali settori rischia, infatti, di essere un grave problema non solo per la UIL FPL ma per la UIL tutta.

• Il Consiglio Generale ribadisce l’impegno assunto dall’organizzazione in collaborazione con Opes, nel potenziamento dell’offerta formativa, in particolare attraverso l’erogazione dei corsi ECM, con l’obiettivo di ampliare il livello di partecipazione.

• Esprime apprezzamento per le iniziative già avviate dalla segreteria nazionale in merito alle polizze assicurative e s’impegna ad effettuare la più capillare informazione nei luoghi di lavoro per garantire, in termini di fidelizzazione degli iscritti e proselitismo, il massimo ritorno agli investimenti messi in campo dalla UIL FPL. Evidenzia la necessità di dare corso e continuità alle vertenze in tema previdenziale ed in particolare in merito alla trattenuta del 2,5 %.

• Alla luce della riforma del sistema previdenziale, che di fatto ha indubbiamente cambiato per milioni di lavoratori requisiti, entità e decorrenze della pensione maturata nel corso della vita lavorativa, il Fondo Perseo è uno strumento fondamentale per costruirsi una pensione complementare in grado di integrare in maniera adeguata quella obbligatoria e affrontare con più serenità il periodo post-lavorativo. Il Consiglio ritiene indispensabile un impegno concreto, a tutti i livelli dell’organizzazione, per rendere realmente esigibile la fruizione di questo importante strumento di garanzia, attraverso una adeguata campagna di comunicazione diretta a tutti i lavoratori per informarli sulle opportunità che offre il Fondo.

• Sottolinea infine l’importanza della firma dell’accordo su rappresentanza e rappresentatività tra CGIL, CISL, UIL e Confindustria che permette, dopo 65 anni, di applicare anche nel privato l’art. 39 della Costituzione, dando risposta ad un problema annoso, estendendo di fatto il modello utilizzato nel Pubblico Impiego e regolando in modo ancor più trasparente i rapporti e le relazioni sindacali.

Approvato all’unanimità.

 

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