Hanno un nome ed un volto gli autori dal duplice delitto alla pizzeria ‘Frank’ di Brescia. Ad uccidere i coniugi Francesco Sarramondi (65 anni) e Giovanna Ferrari (63), sono stati due ‘concorrenti’: Singh Sarbjit, cittadino indiano di 33 anni e Adnan Muhammad, pachistano di 32 anni, ritenuto l’uomo che materialmente ha premuto il grilletto del fucile. “Abbiamo raccolto la confessione piena”, ha affermato il procuratore di Brescia, Tommaso Buonanno, nella conferenza stampa convocata a 24 ore di distanza dall’arresto avvenuto ieri a Casazza, in provincia di Bergamo.
Il movente e’ “economico”, hanno raccontato sempre gli inquirenti. Su questo pero’ c’e’ ancora da indagare: “sono in corso accertamenti”. Le vittime e il pachistano avevano “due esercizi commerciali simili a pochi metri di distanza uno dall’altro” ma, mentre la pizzeria dei Serramondi “era conosciuta da tutti e tutti la frequentavano, l’altra non aveva clienti”. Il pachistano possiede infatti, proprio di fronte alla pizzeria ‘Da Frank’, un proprio locale, il ‘Dolce & salato’. Una attivita’ che negli anni scorsi aveva rilevato proprio da Serramondi per una cifra di circa 200 mila euro. La sua attivita’, al contrario di quella gestita dalle vittime, versava pero’ in cattive acque finanziarie.