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Commercio con l’estero

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Rispetto al mese precedente, a gennaio 2014 si rileva una flessione per entrambi i flussi commerciali: -1,6% per l’import e -1,5% per l’export.

La diminuzione congiunturale dell’export riflette la contrazione delle vendite sia verso i mercati Ue (-1,7%) sia verso quelli extra Ue (-1,2%) e interessa soprattutto i prodotti energetici (-20,2%) e i beni di consumo non durevoli (-1,9%). Le vendite di prodotti intermedi sono invece in crescita (+0,6%).

A differenza di quanto rilevato per l’export, la diminuzione congiunturale delle importazioni è la sintesi di andamenti nettamente differenziati tra le due principali aree di sbocco: forte contrazione degli acquisti dai paesi extra Ue (-5,3%) e aumento di quelli dai paesi Ue (+1,4%). Rilevante è la contrazione degli acquisti di prodotti energetici (-5,8%) e di beni strumentali (-3,3%).

Nell’ultimo trimestre, rispetto al precedente, l’export – trainato dalla crescita delle vendite verso i paesi Ue (+2,0%) – risulta in espansione (+1,1%). Aumentano le vendite di prodotti energetici (+7,4%), beni di consumo non durevoli (+1,7%) e beni strumentali (+1,1%).

A gennaio 2014, le esportazioni registrano una contenuta crescita in termini tendenziali (+0,2%) sintesi di un aumento verso l’area Ue (+2,6%) e di una flessione verso l’area extra Ue (-2,7%). Il forte calo delle importazioni (-6,6%) è da ascrivere quasi esclusivamente all’area extra Ue (-11,9%).

A gennaio 2014 il saldo commerciale è positivo (+0,4 miliardi), in forte miglioramento rispetto al 2013 (-1,8 miliardi). Questo risultato è la sintesi di un surplus con i paesi Ue (+1,3 miliardi) e di un deficit con i paesi extra Ue (-0,9 miliardi). La bilancia commerciale al netto dei prodotti energetici è attiva per 4,7 miliardi.

Paesi EDA (+14,8%), Cina (+11,4%) e Belgio (+10,1%) sono i mercati più dinamici all’export. La crescita delle vendite di autoveicoli è rilevante (+17,3%).

Gli acquisti da paesi OPEC (-42,0%) e Svizzera (-23,9%) sono in forte contrazione. In rilevante calo l’import di gas naturale (-26,4%) e di prodotti petroliferi raffinati (-24,3%).

La contenuta crescita tendenziale dell’export è frenata dal calo delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo in Svizzera (-1,2 punti percentuali). L’export di autoveicoli verso gli Stati Uniti e di macchinari e apparecchi n.c.a. verso i paesi EDA contribuiscono a sostenere le vendite all’estero.

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