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Cecilia Malmstrom a Milano – “La politica commerciale europea” Convegno

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Cecilia Malmstrom a Milano – “La politica commerciale europea” Convegno – Conferenza sul commercio UE con la Commissaria dell’Unione – Nov. 2016

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A Milano conferenza sul commercio UE con la Commissaria Malmstrom e il ministro Calenda

ALESSIA MOSCA: APERTURA AI MERCATI TEMPERATA DALLA POLITICA

La commissaria Ue al Commercio, la svedese Cecilia Malmstrom, non ha dubbi: non è la liberalizzazione del commercio mondiale a tagliare i posti di lavoro, ma l’automazione e le tecnologie. Comunque sul trattato commerciale Usa-Europa Ttip – già oggetto di critiche nel Vecchio Continente – meglio congelare tutto in attesa di quello che farà il presidente eletto Donald Trump  che, come è noto, ha fatto del protezionismo una delle bandiere della campagna elettorale.

E la Cina che chiede  il riconoscimento di economia di mercato?
Una situazione complessa che va studiata a fondo.

Malmstrom è intervenuta alla conferenza sulla politica commerciale europea organizzata a Milano dall’ europarlamentare del Partito Democratico Alessia Mosca con un panel di gran livello: il ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda, Enrico Letta, Emma Marcegaglia, Mauro Petriccione, Luca Visentini, Gianfelice Rocca, Paola Subacchi, con il saluto del sindaco Beppe Sala e l’introduzione di Carlo Altomonte.

Il dibattito milanese ha avuto un grande successo di pubblico e di partecipazione, confermando il sempre maggiore interesse dell’opinione pubblica a temi non sempre facili da comprendere ma fondamentali per la vita di ognuno.   Mosca ha aperto i lavori sottolineando la crescente “richiesta di più inclusione, più trasparenza sugli effetti che il commercio internazionale produce, più sostegno nelle fasi di transizione, più equità. Oggi più che mai – ha continuato –  abbiamo bisogno di un vero cambio di paradigma nella politica commerciale senza abbandonare in alcun modo la propensione all’apertura, ma interrogandoci sulle modalità con cui si combina il commercio non più solamente con la crescita economica, ma con un sistema di sostegno politico e istituzionale in grado di dare alla politica commerciale una rinnovata e rafforzata legittimità”.

Sulla stessa linea anche Malmstrom. Sull’impatto sociale della globalizzazione ha detto: “Dobbiamo riconoscere questo impatto e aiutare le persone in tale senso: investire in educazione e politiche attive, ad esempio, e in questo molta responsabilità è dei governi nazionali”. La Commissaria ha inoltre parlato di come il commercio rappresenti anche un importante strumento di politica estera dell’Unione e, infine, della necessità di trasparenza: “Dobbiamo assicurarci che tutti abbiano consapevolezza del fatto che oggi il commercio è trasparente. Solo in questo modo le persone si sentiranno incluse”.

Sulla comunicazione di questi temi e sulle difficoltà ad essi collegate è intervenuto anche il ministro Calenda: “Nulla può essere più presentato in termini semplicistici. L’idea che la globalizzazione si debba fermare è sbagliata, una fuga dalla realtà. Bisogna capire che si tratta di una tendenza che va avanti non da trent’anni ma da secoli. È una tendenza umana”. Infine, sul futuro della politica commerciale europea: “L’Europa è il sistema commerciale più aperto al mondo. È per questo che siamo a favore delle continue negoziazioni sul Ttip, con il nostro partner commerciale e politico principale. È assurdo pensare di non negoziare. Se il frutto delle negoziazioni non sarà soddisfacente, allora sì che si potrà terminare il negoziato”.

Miglior sorte sembra avere il Ceta, l’accordo tra Canada ed Unione Europea. Sarà votato dal Parlamento, si spera a breve. Resta la convinzione comune che tutti i Paesi comunitari debbano impegnarsi fin dall’inizio del negoziato con i propri cittadini onde evitare ripensamenti dell’ultimo momento.

- Alessia Mosca con il presidente IEA Achille Colombo Clerici
– Alessia Mosca con il presidente IEA Achille Colombo Clerici

 

- il Sindaco di Milano Giuseppe Sala
– il Sindaco di Milano Giuseppe Sala

 

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