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Assemblea Generale Cei, Comunione e comunicazione della fede.

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Conferenza Episcopale Italiana

66ªASSEMBLEA GENERALE

Roma, 19-22 maggio 2014

 

 

Comunicato finale

 

Comunione e comunicazione della fede: il binomio sintetizza i lavori della 66ª Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana – riunita a Roma dal 19 al 22 maggio 2014 – ed esprime lo spirito ecclesiale con cui sono stati affrontatirispettivamente gli emendamenti allo Statutodella CEI e l’approfondimento degli Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia.

È lo spirito a cui, aprendo l’Assemblea, ha richiamato il Santo Padre, ricordando che essavive di “partecipazione e collegialità, per un discernimento pastorale che si alimenta nel dialogo, nella ricerca e nella fatica del pensare insieme”.

È, ancora, lo spirito con il quale il Cardinale Angelo Bagnasco ha presieduto e condotto i lavori, sottolineando a più riprese che nella comunità cristiana parole come confronto, partecipazione e sinodalità non rimandano “a icone sociologiche o strategiche, bensì a realtà che stimolano ad andare avanti con fiducia per rendere sempre più visibile il mistero amato della Chiesa”.

È, infine, lo spirito con cui i Vescovi si sono soffermati pensosi e solidali rispetto alle tante situazioni provate dalla crisi, dalla difficoltà di relazioni, dal carico di sfide umane, culturali, sociali e religiose che grava sul tempo presente; una vicinanza confluita al termine dell’Assemblea in un Messaggiodi attenzione, affetto e speranza indirizzato al Paese.

Con questo respiro i lavori sono proseguiti nel confronto sull’educazione cristiana –tema degli Orientamenti pastorali del decennio – accostata in chiave missionaria alla luce dell’Esortazione apostolica Evangeliigaudium.

Distinte comunicazioni hanno illustrato la prossima Assemblea Generale straordinaria, il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale e l’ostensione della Sindone in occasione del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco.

L’Assemblea ha, quindi, dato spazio ad alcune determinazioni in materia giuridico-amministrativa: la presentazione del bilancio consuntivo dell’Istituto Centrale per il sostentamento del clero per l’anno 2013; la presentazione e l’approvazione del bilancio consuntivo della CEI per l’anno 2013, nonché delle ripartizioni e assegnazioni delle somme derivanti dall’otto per mille per l’anno 2014, con un ulteriore e rilevante incremento del fondo per la carità.

Sono state condivise informazioni scritte circa le attività di Caritas Italiana, della Fondazione Migrantes e della Fondazione Missio nell’anno 2013, la Giornata della carità del Papa e il Calendario delle attività della CEI per l’anno 2014-2015.

Ai lavori assembleari hanno preso parte 234 membri, 27 Vescovi emeriti, 20 delegati di Conferenze Episcopali Europee, 20 rappresentanti di presbiteri, religiosi, consacrati e della Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali. Tra i momenti significativi vi è stata la Concelebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro, presieduta dal Card. Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.A margine dei lavori assembleari si è riunito il Consiglio Permanente, che ha scelto il tema del prossimo Congresso Eucaristico Nazionale e ha provveduto ad alcune nomine.

  1. I Vescovi, voce della gente

Aprendo l’Assemblea, il Santo Padre – dopo aver messo in guardia dalle “tentazioni che cercano di oscurare il primato di Dio e del suo Cristo”, dalle “divisioni che “dilaniano la Chiesa e dalle miopie che “ostacolano il progetto di Dio sulla famiglia umana” – si è rivolto ai Vescovi indicando simbolicamente tre «luoghi», in cui la vostra presenza mi sembra maggiormente necessaria e significativa”, pena “la condanna all’irrilevanza”: famiglia, lavoro e migranti.

Sono ambiti prontamente approfonditi dal Cardinale Presidente, che non ha esitato a riconoscerli come spazi che la Chiesa intende abitare “con la forza discreta e coraggiosa della nostra identità missionaria, del nostro annuncio di fede e della nostra testimonianza di carità”.

E sebbene i lavori assembleari per molti aspetti siano stati dedicati a questioni di carattere giuridico e amministrativo, nei loro interventi i Vescovi si sono fatti voce di quanti oggi sono maggiormente in difficoltà. Tra questi, appunto, la famiglia, fortemente penalizzata da una cultura che privilegia i diritti individuali e trasmette una logica del provvisorio; i disoccupati, i precari e gli imprenditori che faticano a mandare avanti l’azienda; infine, quanti giungono in Italia fuggendo dalla fame, dall’intolleranza e dalla guerra.

L’appello affinché sia riconosciuto il ruolo pubblico della famiglia e la sua rilevanza per il bene comune, come la disponibilità a cercare insieme nuove vie di sviluppo sociale e il richiamo alle Istituzioni a farsi carico del dramma dei migranti, sono confluiti nel Messaggio con cui l’Episcopato ha concluso l’Assemblea Generale. In esso anche la sollecitazione per una partecipazione attiva e corresponsabile alle imminenti elezioni europee.

 

  1. LoStatuto, servizio alla comunione

Nell’introdurre i lavori assembleari, il Card. Bagnasco ha valorizzato “il duplice appello di Papa Montini, rilanciato da Papa Francesco, all’unità ecclesiale e alla fedeltà al Concilio: non soltanto ai suoi contenuti, ma ad un’esperienza la cui «nota dominante» rimane la fraternità, vissuta nella libera e ampia possibilità di indagine, di discussione e di espressione”.
“Come Conferenza – ha aggiunto – vogliamo aiutarci ad essere sempre più «spazio vitale di comunione» che si nutre di ascolto, di relazioni di prossimità e di condivisione all’interno e tra Conferenze Regionali”.

È finalizzato a tale comunionee a “un’azione più efficace e partecipata” – ha spiegato il Presidente –lo stesso “ordinamento giuridico”, di cui lo Statutoe, quindi, il Regolamentodella Conferenza Episcopale sono espressione. Al riguardo, ha ricordato che “l’invito del Santo Padre a confrontarci sulla loro revisione è stato accolto con prontezza, cordialità e impegno”, di cui “sono segno i preziosi contributi pervenuti dalle Conferenze Episcopali Regionali e le stesse visite, condotte con generosa disponibilità, da S.E. Mons. Nunzio Galantino”. L’ampio materiale, confluito nelle proposte di emendamenti approvate dal Consiglio Permanente dello scorso marzo, è stato presentato all’Assemblea “per mettere in atto – sono ancora parole del Cardinale – quel discernimento fraterno che ci porterà a individuare i passi da fare: insieme, liberi e sereni perché consapevoli di essere uniti nell’ abbraccio dell’unico Signore e Maestro”.

In questa prospettiva, i Vescovi hanno discusso e deliberato l’approvazione della modifica – da sottoporre alla recognitio della Sede Apostolica – dell’art. 26 dello Statuto della CEI, stabilendo che la nomina del Presidente della Conferenza sia riservata al Sommo Pontefice, che lo sceglie da una terna di Vescovi diocesani votati a maggioranza assoluta dall’Assemblea Generale.

Hanno, inoltre, approvato alcuni emendamenti al Regolamento: a) una modifica concernente la composizione delle Commissioni Episcopali (art. 111), dove viene inserita la garanzia di “un’equa rappresentanza delle tre aree del territorio nazionale” e si stabilisce che “ai sensi dell’art. 40 § 2 dello Statuto le Conferenze Episcopali Regionali indicano preferibilmente come candidati alle Commissioni Episcopali i Vescovi delegati regionali per settori di attività pastorali”; b) un emendamento all’art. 116, riguardante il piano di lavoro delle Commissioni Episcopali, per cui la nuova formulazione diventa: “Le Commissioni Episcopali, tenendo conto delle indicazioni di cui all’art. 39, § e dello Statuto, presentano alla Presidenza della Conferenza il piano di lavoro per il quinquennio. Esse assolvono un servizio di informazione, richiamo, proposta su temi emergenti attenenti alle loro competenze a favore dei Vescovi sia personalmente, sia nelle Conferenze Regionali. Svolgeranno questo servizio con strumenti adeguati: schede, comunicazioni ed anche documenti più ampi e organici quando l’opportunità lo suggerisca”; c) l’aggiunta, in chiusura dell’art. 124 – relativo all’attività delle Conferenze Episcopali Regionali – della seguente proposizione: “È auspicabile che le riunioni regionali precedano le sessioni dell’Assemblea Generale e del Consiglio Episcopale Permanente”.

 

  1. Gli Orientamenti, comunicazione della fede

Accanto alla comunione e al suo ordinamento giuridico, l’altra dimensione su cui si è concentrata l’Assemblea Generale è stata la comunicazione della fede, con il confronto sugli Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia. Vi ha fatto riferimento lo stesso Santo Padre nel suo discorso, esortando a non attardarsi ancora su una pastorale di conservazione – di fatto generica, dispersiva, frammentata e poco influente – per assumere, invece, una pastorale che faccia perno sull’essenziale”. E, citando Santa Teresa di Gesù Bambino, ha aggiunto: “«Amarlo e farlo amare» sia il nocciolo anche degli Orientamenti”.

Su questo sfondo, la presentazione del testo – dal titolo Incontriamo Gesù – è stata accolta e apprezzata. Con la sua approvazione si è premiataanche l’ampia e qualificata consultazione che ne ha preceduto la stesura: un lungo cammino, fatto di ascolto e di mediazione,a conclusione di un decennio di sperimentazioni catechistiche e nell’orizzonte dell’impegno educativo del decennio.

Il dibattito ha una volta di più confermato l’interesse, la vitalità e l’attenzione nei confronti della catechesi e dell’evangelizzazione, anche nei loro rapporti con l’insieme delle azioni pastorali, a partire in primo luogo da quelle caritative. Tra le sottolineature maggiormente rimarcate dai Vescovi, la figura e la formazione del catechista, il senso del Mandato, il ruolo dei padrini, l’importanza dell’Ufficio Catechistico diocesano e, non ultimo, la necessità di dotarsi di strumenti che veicolino la ricchezza dei contenuti della fede. Sono tutti elementi che appartengono a una comunità matura; sono il segno di una Chiesa missionaria che affianca la famiglia e dona all’uomo d’oggi quanto ha di più prezioso: non una ricetta o una formula, ma una Persona.

4. Con il linguaggio della carità

All’interno della riflessione programmatica che accompagna gli Orientamenti pastorali del decennio, il confronto assembleare ha approfondito il tema “Educazione cristiana e missionarietà alla luce dell’Esortazione apostolica Evangeliigaudium”.

Nell’impegno a superare programmi e linguaggi prefissati, i Vescovi hanno riconosciuto in una rinnovata passione missionaria la via per giungere al cuore degli uomini di oggi. Di qui l’attenzione a comunicare la misericordia, quale dimensione centrale del kerygma e quindi dell’evangelizzazione, come ricordato dal Santo Padre: “Annunciatori della verità di Cristo e della sua misericordia. Verità e misericordia: non disgiungiamole. Mai!”. In questa luce – hanno evidenziato i Vescovi – educare significa accompagnare come padri e madri all’incontro con Gesù e alla gioia del Vangelo. Si tratta di un cammino dalla forte valenza sociale, che chiede con determinazione di inserire la dimensione caritativa quale parte integrante del percorso di iniziazione cristiana: dall’esperienza di incontro con chi soffre alla formazione di quella «carità mediata», che assicura continuità e servizio intelligente alla società.

In quest’ottica, da più interventi è emersa la necessità di una maggiore valorizzazione della Dottrina sociale della Chiesa, come anche della riscoperta dell’essenziale rilevanza della pietà popolare e dei santuari, luoghi in cui la presenza di Dio diventa più facilmente percepibile.

 

5. Occhiali per comprendere, strade per governare

Il solco su cui collocare il percorso di preparazione al prossimo Convegno Ecclesiale Nazionale (In Gesù Cristo il nuovo umanesimo, Firenze 2015) l’ha tracciato il Santo Padre nel suo discorso all’Assemblea. Dopo aver ricordato“le difficili situazioni vissute da tanti nostri contemporanei” e la necessità di “ridiscutere un modello di sviluppo che sfrutta il creato, sacrifica le persone sull’altare del profitto e crea nuove forma di emarginazione e di esclusione”, Papa Francesco ha riconosciuto come “il bisogno di un nuovo umanesimo” sia “gridato da una società priva di speranza, scossa in tante sue certezze fondamentali, impoverita da una crisi che, più che economica, è culturale, morale e spirituale”.

Di qui il suo richiamo a un discernimento comunitario che permetta di “non fermarsi sul piano – pur nobile – delle idee, ma inforchi occhiali capaci di cogliere e comprendere la realtà e, quindi, strade per governarla, mirando a rendere più giusta e fraterna la comunità degli uomini”.

In questa prospettiva di concretezza, il Cardinale Presidente ha ripreso anche le parole pronunciate dal Papa nel contesto dell’evento La Chiesa per la scuola – “L’educazione non può essere neutra: arricchisce la persona o la impoverisce, la fa crescere o la deprime, persino può corromperla” – affermando l’opportunità di approfondirle nel cammino verso Firenze, per “mettere in circolazione il più possibile confronti ed esperienze, speranze e progetti”.

Ai Vescovi è stato, quindi, offerto un aggiornamento sulla preparazione al Convegno: la consultazione in atto, finalizzata a raccogliere esperienze significative – “buone pratiche” –costituirà la base per il documento preparatorio, che sarà presentato al Consiglio Permanente del prossimo settembre; la designazione dei delegati è anch’essa prevista fin dall’inizio del nuovo anno pastorale, per una loro migliore valorizzazione; la volontà di prestare attenzione ai “soggetti privilegiati” orienta specialmente ai giovani e ai poveri; uno stile di preghiera, fraternità e relazione intende caratterizzare l’appuntamento ecclesiale, che avrà il suo momento più atteso nell’incontro con Papa Francesco.

Intanto, è stato comunicato, l’Arcidiocesi di Firenze sta predisponendo l’accoglienza, gli spazi dei lavori, la valorizzazione di un patrimonio artistico, culturale e spirituale di eccelsa testimonianza di vita cristiana.

6. Si riparte dalla riforma del clero

Dal 10 al 13 novembre prossimo si svolgerà ad Assisi un’Assemblea Generale straordinaria sul tema della formazione e della vita dei presbiteri. Il Santo Padre, nel citato discorso, vi ha fatto esplicito riferimento, chiedendo che sia preparata “con particolare attenzione”; nel contempo, ha raccomandato ai Vescovidi assicurare vicinanza e comprensione ai sacerdoti: “Fate che nel vostro cuore possano sentirsi sempre a casa; curatene la formazione umana, culturale, affettiva e spirituale”.

Nel corso dei lavori assembleari sono state esposte le ragioni che motivano tale convocazione, a partire dalla volontà di aiutare il sacerdote a una più evidente fedeltà alla missione affidata alla Chiesa e a una più pertinente risposta alle provocazioni di questo tempo. Il confronto tra i Vescovi ha orientato a concentrarsi soprattutto sulla formazione permanente, nell’orizzonte di una riforma del clero finalizzata a “far sì che il prete sia un credente e lo diventi sempre più” (Giovanni Paolo II) e che richiede una forte tensione missionaria per l’evangelizzazione.

Tra i punti in rilievo, l’esercizio del ministero quale fattore decisivo per la formazione; la responsabilità del ministro nel rapporto con l’unico Pastore; il presbiterio diocesano come ambito proprio della formazione permanente.

Il cammino di preparazione all’Assemblea – è stato sottolineato – punta a sviluppare un’attenzione e una sensibilità attorno a queste tematiche. A tale scopo, la Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata fornirà a tutti i Vescovi entro il 10 giugno una traccia per l’ascolto dei presbiteri, mentre il Consiglio Permanente di settembre predisporrà uno strumento di lavoro per lo svolgimento dell’Assemblea stessa.

 

7.Adempimenti in materia giuridico-amministrativa

Nel corso dei lavori è stato presentato e approvato il bilancio consuntivo della CEI per l’anno 2013; sonostati definiti e approvati i criteri per la ripartizione delle somme derivanti dall’otto per milleper l’anno 2014 – dove, continuando la tendenza degli ultimi anni, è stato aumentato di 5 milioni di euro il fondo per la carità, mentre 500 mila euro sono stati destinati all’emergenza in Bosnia-Erzegovina – ed è stato illustrato il bilancio consuntivo dell’Istituto Centrale per ilsostentamento del clero per l’anno 2013.

Infine, è stato presentato il Calendario delle attività della Conferenza per l’anno pastorale 2014-2015: oltre all’Assemblea Generale straordinaria ad Assisi (10-13 novembre 2014), fissa quella ordinaria del prossimo anno (18-21 maggio 2015), nonché le sessioni del Consiglio Episcopale Permanente (22-24 settembre 2014; 26-28 gennaio, 23-25 marzo e 21-23 settembre 2015)e il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale (Firenze, 9-13 novembre 2015).

La Giornata della carità del Papa sarà celebrata in tutte le diocesi domenica 29 giugno: i mezzi di comunicazione di ispirazione cattolica – Avvenire, Tv2000, Rete InBlu, Agenzia Sir e settimanali della FISC – la sosterranno con particolare impegno; il quotidiano cattolico vi devolverà, inoltre, il ricavato delle vendite di quella domenica.

 

8. Provvedimenti e nomine

Il Consiglio Permanente, nella sessione del 21 maggio 2014, ha scelto il tema del prossimo Congresso Eucaristico Nazionale, in programma a Genova nel 2016: L’Eucaristia, sorgente della missione.

Ha, quindi, provveduto alle seguenti nomine:

Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana: Prof. Matteo Truffelli.

Segretario Generale della Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali (CNAL): Prof.ssa Paola Dal Toso.

Presidente Nazionale Maschile della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI): Sig. Marco Fornasiero.

Presidente Nazionale del Movimento di Impegno Educativo dell’Azione Cattolica (MIEAC): Prof.ssa Elisabetta Brugè.

Assistente Ecclesiastico Nazionale del Movimento Apostolico Ciechi (MAC): Don Alfonso Giorgio (Bari – Bitonto).

Assistente Ecclesiastico Nazionale della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI): Padre Michele Pischedda (Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri di Brescia).

Il Consiglio Episcopale Permanente ha provveduto altresì alla seguente conferma:

Presbitero membro del “team pastore” nazionale dell’Associazione Incontro Matrimoniale: Don Antonio Delmastro (Asti).

Roma, 23 maggio 2014

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